18 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Salute

Urologia a Biella, eccellenza nazionale

Settembre è stato un mese propizio, per la struttura di urologia dell’ospedale di Biella, per mostrare in più occasioni l’utilizzo di tecniche chirurgiche innovative in video surgery

BIELLA - Operare in diretta per crescere e far crescere.  Settembre è stato un mese propizio, per la struttura di urologia dell’ospedale di Biella, per mostrare in più occasioni l’utilizzo di tecniche chirurgiche innovative in video surgery. Diversi gli appuntamenti duranti i quali l’équipe diretta da Stefano Zaramella, è stata invitata ad operare in diretta streaming mostrando ai partecipanti metodi e strumenti per l’approccio mini invasivo. L’urologia di Biella era presente ad Asti dal 20 al 22 settembre in occasione del Tecnology & Training in Urologia Laparoscopica. Si tratta dell’evento scientifico più significativo a livello nazionale sul tema della laparoscopia in urologia al quale vengono invitati i più importanti chirurghi italiani.

OPERAZIONI - Altri due interventi in diretta sono stati eseguiti dall’équipe biellese il 27 settembre, in occasione del Corso sul tumore prostatico presso l’università degli Studi di Tor Vergata a Roma e il 28 settembre. Quest’ultimo realizzato direttamente da Biella e proiettato in videoconferenza durante AGILE Surgery Days di Brescia, congresso monotematico dedicato alla chirurgia mininvasiva del tumore alla prostata. 

LE PAROLE - «In tutte e tre le occasioni – ha sottolineato Zaramella – sono stati realizzati interventi di prostatectomia radicale in laparoscopia, eseguendo al tempo stesso una ricostruzione dello sfintere striato; nei pazienti con un tumore alla prostata questa azione consente, infatti, un recupero più veloce della continenza, ma soprattutto riduce al minimo l’invasività. Grazie alle potenzialità tecnologiche nelle nostre sale operatorie e al contributo della ingegneria clinica di Biella diretta da Alberto Petti, abbiamo avuto l’opportunità di offrire in queste occasioni il nostro contributo tecnico e scientifico, valorizzando soprattutto la volontà di far conoscere la realtà biellese al di fuori dei confini provinciali e regionali».