29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Attualità

Da un incontro a Torino la conferma, a Biella Internet ultraveloce entro il 2020

Il piano nazionale prevede la rete ad almeno 30 megabytes al secondo nel 100 per cento delle unità immobiliari e quella a 100 megabytes al secondo

BIELLA - Tre anni di tempo, tra il 2018 e il 2020, per portare la banda ultralarga, ovvero la possibilità di navigare in Internet ad alta velocità, in tutto il Piemonte, Biella compresa: è questo l'obiettivo di Open Fiber, la società controllata da ENEL e dalla Cassa Depositi e Prestiti, che si è aggiudicata il maxi-appalto da 284 milioni di euro per «l'autostrada digitale» della regione. I dati e gli obiettivi sono stati presentati in un incontro svoltosi venerdì 15 dicembre a Torino, promosso da Anci e Uncem, con i portavoce dell'impresa incaricata.
Al meeting ha partecipato Fulvia Zago, assessore all'innovazione e presidente del Patto del Battistero, che ha ascoltato con particolare interesse le modalità d'intervento, che si intrecceranno con i programmi dell'Agenda Digitale della città.

COMUNE - «Il piano nazionale del Governo prevede la copertura almeno dell'85 per cento delle unità abitative con Internet ad almeno 100 megabytes al secondo - spiega, l'assessore -. E questo obiettivo dovrà essere rispettato anche in Piemonte. A Biella raggiungerlo è particolarmente rilevante per le cosiddette «zone bianche» a fallimento di mercato, ovvero quelle aree in cui la popolazione è così poco numerosa da non giustificare l'investimento in infrastrutture da parte di una società che fornisce connessioni al web». In città si tratta soprattutto delle frazioni collinari e montane. In questo momento, secondo i dati di Infratel, l'agenzia del Ministero dello sviluppo economico che sta curando e finanziando il progetto sull'intero territorio nazionale, a Biella sono il 54% le case raggiunte da Internet ultraveloce. La media piemontese è del 27%. «C'è molto da fare, soprattutto per le zone più lontane dai centri principali - aggiunge Fulvia Zago -. Sul nostro territorio penso a Barazzetto, Vandorno, ma anche Pavignano e la valle Oropa. Ho domandato esplicitamente ai responsabili di Open Fiber la certezza che il piano prevedesse la rete ultraveloce anche per questi territori, comprese baite e cascine isolate. La risposta è stata positiva. C'è stata anche preoccupazione da parte di molti dei presenti per le inevitabili rotture stradali e il successivo ripristino. Ma credo sia un disagio che sia necessario sopportare con pazienza, dati i vantaggi che ne deriveranno».

IL PUNTO - Il piano nazionale prevede la rete ad almeno 30 megabytes al secondo nel 100 per cento delle unità immobiliari e quella a 100 megabytes al secondo nell'85 per cento.