25 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Rugby/Serie B

«Sconfitti ma non abbassiamo la testa»

Dopo il ko con Monferrato (29-7) l'analisi dei vertici del club gialloverde. Parlano coach Andrew Douglas ed il presidente Vittorio Musso

BIELLA - Orgoglio e buon senso. Ecco le analisi dei vertici sociatari del Biella Rugby dopo la sconfitta di domenica contro Monferrato, capolista del torneo di Serie B. L’head coach Andrew Douglas: «Il risultato dà molto fastidio. La cosa positiva è che i ragazzi hanno dimostrato carattere nel secondo tempo, cosa che non si pensava dopo aver visto la prima parte del match. Monferrato nella ripresa è riuscito a segnare solo una meta alla fine, noi invece abbiamo difeso in maniera efficace per tutto il tempo in quattordici. Il quattordici a zero dopo dieci minuti era un risultato molto pesante e abbiamo iniziato ad indietreggiare, probabilmente se fossimo riusciti a tenere maggiormente la palla, avremmo realizzato qualcosa in più. Il cartellino rosso ha messo in difficoltà tutta la squadra e da quel punto è diventato tutto difficile. Nel secondo tempo è stato determinante l’orgoglio dei ragazzi che hanno voluto dimostrare di non essere disposti a concedere altro e di essere anzi in grado di battersi alla pari e a testa alta con Monferrato. Questa sconfitta ci ha fatto imparare molto, ma non è determinante per il campionato. Adesso c’è la pausa natalizia che speriamo ci aiuti a recuperare alcuni infortunati. La prossima partita con Monferrato la giocheremo a Biella, non c’è motivo di abbassare la testa per la sconfitta di oggi».
 
NUMERO UNO - Vittorio Musso, presidente Biella Rugby Club: «La tensione che ho percepito negli spogliatoi prima della partita dava l’idea che avremmo potuto spaccare il mondo in mille pezzi, ma siamo entrati invece in campo con la solita testa che ci contraddistingue in trasferta. I primi dieci minuti quando giochiamo con squadre di bassa classifica sono difficili, ma non letali, invece con Monferrato lo sono diventati perché loro sono bravi. Il cartellino rosso ha dato la botta definitiva. Nell’ultimo quarto d’ora del secondo tempo siamo riusciti a riprendere un po’ in mano il gioco. Loro hanno mollato e noi abbiamo segnato. Realizzare una meta in quattordici ci ha tirati su di morale, così i ragazzi hanno ripreso la consapevolezza che dovrebbero avere in partita dal primo all’ultimo minuto. Monferrato ha cercato il bonus a tutti i costi, ma lo ha ottenuto solo dopo venti minuti giocati nei nostri ventidue con la nostra difesa che ha tenuto fino all’ultimo. Il campionato è ancora lungo e qualche incidente di percorso può ancora esserci. E’ chiaro che noi non possiamo più averne, come è chiaro che per recuperare dovremo vincere il più possibile realizzando il punto di bonus, sperando in qualche errore dei nostri avversari, prestando particolare attenzione a tutti gli scontri diretti. Dobbiamo entrare in campo pensando di andare a fare trenta punti, senza pensare sempre a cosa fanno gli altri e poi decidere come reagire».