29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Pallacanestro Biellaa

«La Coppa Italia è un premio per tutti»

Coach Michele Carrea elogia la squadra dopo la vittoria con Agrigento, spiegando la strategia della partecipazione alle finali di Jesi

BIELLA - Di seguito le dichiarazioni dei due allenatori raccolte in sala conferenze al termine di Eurotrend Biella-Moncada Agrigento 78-71, di ieri al Forum.

IL COACH - Michele Carrea commenta così la vittoria della sua Eurotrend su Agrigento: «Credo che si debba essere soddisfatti per la partita di stasera, l'idea che ci accompagnava era quella di superare le nostre percentuali e, migliorando la difesa anche perchè i 71 punti subiti sono un po' falsi e figli degli ultimi minuti di garbage-time, direi che ci siamo riusciti. Giocare con la consapevolezza di non aver subito canestro nell'azione precedente ci permette di andare dall'altra parte con minore pressione, e necessariamente le percentuali al tiro si alzano». E ancora: «Non eravamo contenti di come abbiamo perso a Siena e così abbiamo prodotto una settimana molto intensa anche se non proprio in linea con le previsioni di questo periodo, con doppio allenamento tutti i giorni. Devo riconoscere che la tensione è stata canalizzata nel modo giusto, penso che sia chiaro a tutti come in questo momento della stagione le nostre energie debbano essere spese nella giusta direzione».

Con i giocatori usciti dalla panchina avete trovato quell'imprevedibilità che è molto importante ora che tutte le squadre si conoscono, e siete stati bravi anche a capire che non dovevate giocare a chi segnava di più...
«È chiaro che se dalla panchina riesci a cambiare l'equilibrio in campo metti in difficoltà gli avversari. Riguardo la gestione del ritmo sì, è stata buona, a parte forse qualche palla persa in attacco che ci ha scoperto al loro contropiede, ma in un certo senso era inevitabile».

È mancata forse un po' la capacità di «uccidere» prima la partita, sei d'accordo?
«Sicuramente, ma bisogna anche vedere contro chi si gioca, loro nonostante le rotazioni ridotte venivano da due vittorie come quella di Cagliari e quella con Scafati, ed erano in un buon momento di condizione, le bombe come quelle di Pepe sono tipiche di un giocatore in fiducia, se non fossero entrate avremmo probabilmente avuto la possibilità di chiuderla prima».

È stata una partita in linea con il lavoro fatto in settimana, ora quale sarà la strategia per la Final Eight di Jesi?
«Non possiamo permetterci un extra carico, per cui non abbiamo tolto il riposo del lunedì. Tenuto conto poi che giovedì si viaggia per giocare il giorno dopo, non ci sarà molto tempo per studiare un'avversaria sconosciuta come Udine. Però ho detto ai ragazzi che questo è un premio che ci siamo dati, andremo a Jesi con ambizione ma anche con l'emozione e l'orgoglio di essere arrivati lì. Questo non toglie che prepareremo comunque la partita anche se ci sarà poco tempo, Udine poi ne avrà ancora meno perchè giocherà un recupero mercoledì».

Tornando a stasera, ottima partita di Sgobba...
«È stato bravo, ma si potrebbe dire che siamo stati bravi noi a trovare la chiave per farlo diventare così o anche stupidi noi a non averla vista per quattro mesi».

Dopo una tripla, è tornato in difesa e ha recuperato palla...
«Il tiro lo aveva già messo, ha anche difeso e non ci avrei scommesso. È giusto che si prenda delle soddisfazioni dopo tutto quello che si è sentito dire, almeno adesso nessuno potrà più dire che ce l'o con lui».