20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Eventi

Grande successo per «Selvatica - Arte e Natura in Festival»

Oltre al Festival di grande attrattiva anche i giardini di Palazzo Gromo Losa e Palazzo La Marmora recentemente inseriti nella rete «Grandi giardini italiani»

BIELLA - Grande successo per la settima edizione di Selvatica - Arte e Natura in Festival, fino al 24 giugno a Biella. Più di 4 mila le persone che hanno deciso di visitare il Festival, in questo primo mese di apertura, un dato nettamente in crescita rispetto alle edizioni precedenti. Il Festival riunisce artisti, fotografi, creativi e ricercatori in un insieme di proposte che coniugano mostre di pittura, fotografia, scultura, laboratori didattici ed eventi collaterali, quali proiezioni di documentari naturalistici, conferenze e concerti. Tema assoluto la natura e i diversi modi di rappresentarla.

Giardini d'autore
Inoltre, a maggio 2018, i giardini di Palazzo Gromo Losa e di Palazzo La Marmora, due dei tre complessi che ospitano Selvatica, sono entrati a far parte nella rete «Grandi giardini italiani», il network dei più bei giardini visitabili in Italia. La filosofia del Network è quella di far circolare più velocemente informazioni e di mettere in luce i casi positivi che possono essere presi come esempio per chi deve curare un giardino aperto ai visitatori. La presenza nel network è un importante traguardo all’interno del nascente «Polo culturale di Biella Piazzo» che sta mettendo in rete Palazzo Gromo Losa, Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora.

Palazzo Gromo Losa
Il giardino all'italiana di Palazzo Gromo Losa costituisce il cuore dello splendido palazzo storico acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e completamente ristrutturato per ospitare attività di carattere culturale e sociale tra cui appunto Selvatica - Arte e Natura in Festival. Inaugurato nel 2012 insieme al Palazzo, il giardino occupa una superficie di circa 5.500 mq, cui vanno aggiunti la corte centrale, l'area alberata orientale e un pendio boschivo per un totale di oltre 11.800 mq; si tratta di un parco giardino ispirato ai criteri del giardino «all'italiana» progettato dall'architetto paesaggista Ermanno Pozzi. Siepi di rose monocromatiche assicurano una fioritura costante da maggio a novembre. Le essenze arboree preesistenti sono state rispettate, in particolare un ciliegio monumentale che accoglie sotto le sue fronde numerosi concerti nell'ambito della varie manifestazioni culturali che punteggiano la vita del Palazzo. Tutto il giardino dialoga poi con gli spazi espositivi di Palazzo Gromo Losa e con le opere d'arte che periodicamente vi sono ospitate.

Palazzo La Marmora
Il giardino di Palazzo La Marmora, invece, così come è strutturato oggi, è nato a metà ‘800. Dominato dalla torre ottagonale dei Masserano, il giardino è caratterizzato da un impianto costituito da superfici erbose solcate da sinuosi vialetti in ghiaino grigio. L'ala destra del fabbricato comprende un caratteristico «giardino d'inverno», con porticato a doppie colonne chiuso da vetrate, le cui pareti sono completamente ricoperte da un antico esemplare di Ficus repens di eccezionale bellezza.