29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Commercio

Ascom Biella: la maggioranza del consiglio direttivo rassegna le dimissioni

Un'azione netta di sfiducia nei confronti del presidente Mario Novaretti a causa del debito in costante aumento dell'associazione di categoria

BIELLA - Riceviamo e pubblichiamo: «La maggioranza dei componenti il Consiglio Direttivo di Ascom Biella ha rassegnato le proprie dimissioni. Un atto che suona come una netta azione di sfiducia nei confronti del Presidente e dei suoi «fedelissimi» e che pesa come un macigno sul suo secondo mandato alla guida dell'Associazione più rappresentativa del commercio biellese. Anni in cui non sono mancate profonde divergenze e attacchi a quella che i più maliziosi definiscono come una vera e propria dittatura oligarchica: i dissensi, quando si presentavano, venivano risolti mettendo gli antagonisti in condizione di rassegnare le dimissioni».

Perdita di iscritti e debito in costante aumento
«A fare la differenza, questa volta, è stata l'attenta attività del direttore che, in poco più di un anno e non senza difficolà, ha voluto mettere ordine nel caos che regnava nella sede di Via Tripoli portando alla luce la triste realtà che ha visto Ascom, in questi ultimi anni, perdere progressivamente buona parte dei suoi iscritti a fronte di un debito in costante aumento. Ha infatti proporzioni importanti l'esposizione finanziaria dell'Associazione che non è passata inosservata alla Direzione Nazionale pronta a concedere tempo e spazio di manovra alla sede biellese in virtù del proprio peso storico (essendo stata fra le fondatrici di Confcommercio nell'immediato dopoguerra) vincolato, però, ad un progetto di visione serio ed economicamente sostenibile». Progetto che la compagine dimissionaria è concorde nel perseguire convinta possa essere attuato offrendo servizi moderni ed efficienti».

Una guerra tra associazioni di categoria
«La maggior critica mossa alla Presidenza, infatti, e' di aver speso risorse ingenti in iniziative discutibili, relegando il tutto ad una personale guerra fra Associazioni di categoria che poco o nulla ha giovato al commercio cittadino e che la maggioranza dello stesso Consiglio non condivide. Il dopo Novaretti aprirebbe, di fatto, una nuova fase che potrebbe portare Ascom Biellese verso un nuovo ciclo che appare, almeno dalle premesse, sicuramente diverso dal passato.»