19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Crisi Ascoms

Ascom Biella: i dimissionari precisano la loro posizione

In merito alla crisi che imperversa all'interno dell'associazione di categoria i consiglieri dimissionari fanno il punto

BIELLA – Riceviamo e pubblichiamo: «Questa appena trascorsa è stata una settimana in cui la nostra Associazione, suo malgrado, si è vista protagonista delle cronache cittadine riempiendo le colonne dei media locali con le farneticanti dichiarazioni di quello che, di fatto, è l'ex Presidente di Ascom Biellese. Tutto nasce dalle dimissioni della maggioranza del Consiglio Direttivo che ha cagionato, come previsto dallo Statuto, il decadimento di tutte le cariche elettive, ivi compresa la sua, atto che sancisce una chiara presa di posizione di totale distanza dalla politica gestionale e che ha portato la rappresentanza biellese di Confcommercio nella disastrosa situazione in cui versa oggi».

Una mancata assunzione di responsabilità
«Ci saremmo aspettati una reazione che partisse, innanzi tutto, dall'assunzione di una consapevole responsabilita in virtù e, soprattutto, rispetto di ciò che rappresenta lo statuto stesso, ovvero, la magna carta che regola ogni aspetto della vita associativa e che non può e non deve essere messo in discussione da niente e da nessuno. Abbiamo dovuto prendere atto che ciò non è avvenuto. Dall'iniziale negazione delle stesse dimissioni tacciando la cosa come frutto del 'corvo' (l'anonimo che diffuse una pesante lettera di accuse e che è oggetto di un processo penale n.d.r.) , il Presidente, ha poi rettificato ridimensionandone il numero, minimizzando le proporzioni della cosa e garantendo una 'marcia indietro' dei più. I compulsivi tentativi di fare pressione sui dimissionari non hanno, evidentemente, ottenuto l'effetto sperato: nella riunione del Direttivo convocata in tutta fretta per lunedì 4 a presentarsi sono stati solamente in quattro 'fedelissimi' a lapidaria testimonianza che il Consiglio , di fatto, non c'era più e che quindi si doveva aprire una nuova fase elettiva».

Fantasiose contromisure
«Invece abbiamo dovuto assistere alla patetica pantomima di colui che invece di accettare rispettosamente la volontà democratica espressa dalla maggioranza, ha attuato fantasiose contromisure con l'unico scopo di mantenere la propria posizione e tutto ciò che vi gravita intorno, convocando giunte illegittime e nominando 'sul campo' un nuovo direttore che avrebbe dovuto sostituirsi a quello da egli stesso nominato ma, evidentemente, non più gradito. Il Direttore Gilberto Broglia, che ha tutta la nostra fiducia e solidarietà, ha pagato il lavoro fatto da gennaio 2017 ad oggi, facendo emergere la disastrosa situazione economica cagionata da una gestione che definire superficiale significherebbe utilizzare un eufemismo e cercando di mettere ordine».

Le iniziative controverse
«Numerose sono le iniziative discutibili, infatti, volute a gran forza e intraprese dal Presidente negli ultimi anni: ultima, solo in ordine di tempo, l'assunzione di due persone incaricate di occuparsi di un non ben definito 'progetto' contro la desertificazione commerciale. Nulla di male se l'operazione non fosse stata 'imposta' e se le due persone in questione non fossero, in realtà, la socia in affari del Presidente e il proprio compagno che, oltre a non possedere alcun titolo o esperienza lavorativa in merito, sono costati all'Associazione 50 mila euro fra paghe e contributi senza che il progetto producesse il benchè minimo risultato. Sarà sicuramente una coincidenza che il tentativo di rimuovere il Direttore dalle sue funzioni e la fretta di convocare l'Assemblea il 25 Giugno, siano terribilmente vicini alla scadenza del contratto dei due 'professionisti'. Ciò che deve essere chiaro è che ogni carica direttiva del Consiglio , compresa quindi la Giunta, è decaduta. Unico atto che il Presidente uscente deve diligentemente fare è fissare una data per l'Assemblea dei soci dalla quale usciranno i nuovi eletti. Ogni altra azione è da ritenersi illegittima e priva di qualsiasi effetto.  Ogni abuso non verrà , da ora in avanti, in alcun modo e ulteriormente tollerato».
Il gruppo dei Consiglieri Dimissionari Ascom Biella