20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
cronaca

Si rifugia in Francia per eludere i controlli, preso magrebino a Biella

Rifugiato in Francia doveva ancora scontare sei mei di reclusione in Italia

BIELLA - A tradirlo è stata la richiesta del passaporto. È finito così in manette, convinto a rientrare a Biella, con uno stratagemma, Sayid Bouchaib, che nel nostro Paese, doveva ancora scontare sei mesi di reclusione. Il magrebino, con cittadinanza italiana, resosi irreperibile, forse perchè sapeva della spada di Damocle che pendeva sul suo capo, si era rifugiato in Francia.

E da qui si era rivolto al Consolato per ottenere il documento, lo scorso aprile. La notifica era arrivata alla Questura di Biella, da dove erano partiti di accertamenti. Scoperta la sua posizione, l'amara sorpresa: non era possibile emettere un mandato di cattura internazionale, malgrado il provvedimento emesso dalla Procura. Così il personale della Mobile, insieme a quello dell'Ufficio passaporti, ha messo in atto un abile stratatagemma, ovvero quello di farlo rientrare con la scusa di formalizzare le pratiche. Il nord africano è caduto nel tranello e, una volta entrato negli uffici di via Sant'Eusebio, è stato bloccato e portato in carcere.