19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Rifiuti

Raccolta abiti usati: bilancio positivo per l'operato di Humana

In questi primi mesi di rinnovato servizio, è già stato superato il totale dei chili di indumenti raccolti rispetto a tutto il 2017. La loro valorizzazione contribuirà a sostenere progetti nel sud del Mondo e iniziative sociali nel Biellese

BIELLA – A pochi mesi dell’inizio dall’incarico di Humana People to People Italia, che vede ampliato il suo ruolo nella gestione del servizio di raccolta e avvio al recupero degli indumenti nella provincia di Biella, è già possibile fare un bilancio positivo dell’attività. L’organizzazione umanitaria, già presente sul territorio dal 2015, si è infatti aggiudicata il nuovo bando di gara, come annunciato in conferenza stampa a Biella lo scorso giugno: un traguardo importante che porta numerosi vantaggi sia a livello sociale sia a livello ambientale.

Progetti di sviluppo nel mondo
Grazie anche alla raccolta degli abiti usati, infatti, Humana realizza progetti di sviluppo nel Sud del mondo e azioni sociali in Italia e in particolare sul territorio biellese. La generosità dei cittadini, quindi, unita alle competenze e alla mission no-profit dell’organizzazione, contribuirà nel 2018 a sostenere la mensa di condivisione «Il pane quotidiano di Biella». Inoltre, lo staff di Humana nel biellese è stato ampliato con l’arrivo di due nuove persone addette alla raccolta, che provengono dalla cooperativa sociale «Il Cammino», precedentemente responsabile del servizio.

Un servizio potenziato
Ciò è possibile grazie al potenziamento del servizio, che permette ai cittadini di donare nei contenitori Humana in maniera più facile ed efficiente. Basti considerare che solo nei primi 4 mesi dell’anno sono stati raccolti oltre 165 mila chili di indumenti e scarpe usati: un numero che già di per sé supera quello totale di tutto il 2017 (pari a 148 mila chili). La distribuzione capillare dei contenitori, ad oggi arrivati a quota 160, va di pari passo con l’introduzione di strumenti innovativi e tecnologici come Junker: l’app gratuita sviluppata da Giunko s.r.l., partner di Humana, permette infatti di localizzare il contenitore più vicino direttamente dal proprio smartphone, in pochi click.

I risultati per l'ambiente
A livello ambientale, 165 mila chili di indumenti raccolti consentono un risparmio di circa 594 mila chili di CO2 e di oltre 990 milioni di litri d’acqua; inoltre, viene così evitato anche l’utilizzo di pesticidi, pari a 49 mila chili, e di 99 mila chili di fertilizzanti. Humana è il primo operatore in Italia per la gestione unitaria del servizio di raccolta abiti. Per noi, trasparenza, eticità e sostenibilità della filiera sono punti cardine del nostro lavoro. La filiera degli abiti di Humana è certificata ISO 9001 e ISO 14001 (rispettivamente per la qualità e per l’impatto ambientale) e non è tutto. Nel 2017, Humana ha ottenuto l’Attestazione in merito alla Carta di Impegni ESET (acronimo di Etica, Solidale, Trasparente e Sostenibile). Tale documento verifica la filiera degli indumenti usati. I principali step della filiera di Humana, in Italia, in Europa e nel Sud del mondo, sono stati verificati dall’ente di certificazione internazionale Bureau Veritas sia per quanto riguarda il flusso dei vestiti, sia in merito al flusso economico.

Cosa conferire nei contenitori gialli
Per valorizzare al massimo le donazioni di abiti, è importante sapere cosa è possibile conferire nei contenitori con il logo Humana. Ecco l’elenco completo: capi d’abbigliamento, scarpe, accessori d’abbigliamento (cappelli, cinture, foulard), borse e zaini, biancheria per la casa. È necessario che gli abiti e gli accessori donati siano sempre inseriti in sacchetti ben chiusi, al fine di preservare al meglio il contenuto.