20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Compleanni famosi

Buon compleanno a... Christian Vieri

Figlio d'arte nato a Bologna il 12 luglio del 1973

Nato a Bologna il 12 luglio del 1973, Christian Vieri è figlio d'arte: suo padre Roberto ha giocato in diverse squadre importanti: Sampdoria, Fiorentina, Juventus, Roma e Bologna nel ruolo di mezzapunta, tecnicamente molto dotata.

L'infanzia
Il padre decide di trasferirsi con tutta la famiglia a Sydney per allenare il Club Marconi, squadra simbolo della numerosa comunità italiana presente in Australia: è lì che Christian cresce e muove i primi calci. A quattordici anni entra a far parte del Club Marconi nel ruolo di difensore sinistro; subito si fa notare siglando più goal degli attaccanti e viene spostato nel reparto offensivo.

Gli inizi
Ma per diventare un calciatore professionista Christian, con la benedizione del padre, decide di volare in Italia. Nel 1988 si trasferisce a Prato dai nonni paterni. Inizia ad allenarsi con gli allievi del Prato, ma dopo pochi mesi viene tesserato da una piccola squadra: il Santa Lucia. Christian ha un bel ricordo di quel periodo: "Il Santa Lucia non mi pagava nulla, così il nonno, che è stato calciatore anche lui, mi promise 5.000 lire a gol. Prima partita disputata: 4 gol. 20.000 lire di premio!». Christian segnava regolarmente e il nonno dovette ridurre il compenso a 1.000 lire a rete. Dopo un campionato giocato negli allievi nazionali del Prato passa tre stagioni con la maglia del Torino: inizialmente con la primavera e successivamente in prima squadra, allenata da Emiliano Mondonico. Esordisce in serie A il 15 dicembre 1991 (Torino-Fiorentina 2-0). Nel novembre del 1992 viene ceduto in prestito al Pisa, ma non è un periodo fortunato: viene operato al legamento esterno della caviglia. Nella stagione successiva passa al Ravenna, in serie B e in trentadue partite segna 12 reti. L'anno seguente veste la maglia del Venezia e nel 1995 è richiesto espressamente dal tecnico Mondonico all'Atalanta.

Il grande salto
La stagione 1996/1997 è quella del grande salto: passa alla Juventus. Tra campionato, Coppe europee e Coppa Italia conta 38 presenze e segna 15 gol. Vince Scudetto, Supercoppa Europea (contro il Parma), e gioca la finale di Champions League, contro la squadra tedesca del Borussia Dortmund, la quale vincerà il titolo. A fine stagione il presidente dell'Atletico Madrid cerca in tutti i modi di far volare Vieri in Spagna ...e alla fine ci riesce. Nel campionato spagnolo vince il titolo di capocannoniere della Liga segnando con una media strepitosa: 24 gol in 24 partite. Nonostante la bella esperienza in Spagna, le lusinghe e l'ingaggio promesso da Sergio Cragnotti, presidente della Lazio, costituiscono un'offerta irrifiutabile. Con i biancocelesti vince la Coppa delle Coppe al Villa Park di Birmingham contro il Maiorca. Nella stagione 1999/2000 Massimo Moratti lo vuole all'Inter; anche questa volta l'offerta è da record: gli viene attribuita la nomina di "Mister novanta miliardi». Tuttavia alla fine del mese di giugno 2005, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto, Christian Vieri e l'Inter hanno ufficializzato di comune accordo il loro divorzio. Pochi giorni dopo la separazione arriva la notizia che è il Milan la squadra ad ingaggiare il bomber: uno shock per i tifosi nerazzurri. Centravanti molto prestante e potente fisicamente(185cm per 82Kg), Vieri dispone di un sinistro preciso e notevole grinta. Con 30 presenze e 17 gol in nazionale è uno dei leader del reparto offensivo della nazionale italiana. Il soprannome 'Bobo' (che forse estende 'Bob', quello di suo padre) che Christian si porta addosso, spesso diventa 'Bobo Gol' per la sua grande attitudine a siglare reti di ogni genere.

Fine carriera
Dopo una poco brillante carriera in rossonero, all'inizio del 2006, Christian Vieri passa al Monaco, con la speranza di giocare con continuità, fare bene e arrivare pronto all'appuntamento dei mondiali in Germania. Ma a marzo riporta un serio infortunio che lo costringe a rinunciare ai tanto attesi campionati mondiali. Firma un contratto annuale con la Sampdoria per la stagione 2006-2007 a giugno, per poi rescinderlo ad agosto, senza neanche aver messo piede in campo. Dopo alcune settimane firma con l'Atalanta un contratto che prevede che l'ingaggio sarà pesato rispetto al contributo che riuscirà a dare alla squadra. Al termine della stagione totalizza 2 reti in 7 gare; scaduto il contratto con l'Atalanta, passa alla Fiorentina a parametro zero. Annuncia il suo addio al calcio giocato alla fine del mese di ottobre del 2009. Intraprende invece una nuova carriera nel poker sportivo come giocatore professionista.