27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Musica

Suoni in Movimento, un concerto alla Fabbrica della Ruota

Il percorso dei concerti nei siti della rete prosegue al Lanificio Zignone di Pray. Il 22 luglio appuntamento alle 16 con la visita guidata e, a seguire il concerto di Quadrivium - Quartetto di Fagotti

BIELLA - Prosegue il percorso si Suoni in Movimento alla Fabbrica della Ruota di Pray sito di archeologia industriale custode della florida attività laniera della Provincia di Biella diventato ora un vivace centro culturale, con un concerto dedicato al Fagotto tradizionale strumento della famiglia orchestrale dei legni dalla storia quanto mai varia e affascinate proprio per la sua flessibilità e capacità di riadattarsi ai diversi ambiti estetici, alle diverse inclinazioni culturali, ai complessi tracciati dell’arte e della poetica musicale. Domenica 22 luglio appuntamento alle 16 con la visita guidata e, a seguire il concerto di Quadrivium - Quartetto di Fagotti (Leonardo Dosso, Luca Barchi, Mario Garavelli, Carlo Golinelli).

Gli artisti
Il Quartetto Quadrivium si costituisce per il desiderio di conoscere ed eseguire il repertorio per l’organico di quattro fagotti. È composto da Leonardo Dosso, fagottista di fama internazionale e docente di Fagotto al Conservatorio di Milano, e da Luca Barchi, Mario Garavelli e Carlo Golinelli, suoi ex studenti, ormai affermati professionisti. Il Quadrivium ha il suo debutto nel 2016 nell’ambito del Campus Musicale di Pettinengo, di cui Leonardo Dosso è direttore artistico; da allora ha tenuto numerosi concerti che hanno consolidato il piacere di continuare ad approfondire le potenzialità di questa formazione.

Il programma
La formazione del Quartetto di Fagotti nasce durante il Barocco, periodo in cui nelle orchestre o nelle formazioni cameristiche il fagotto era alternativo al violoncello. Lo conferma il fatto che molti brani strumentali dell’epoca portavano la dicitura «Per violoncello o fagotto». Un perfetto esempio ne è Le Phenix, brano di Michel Corrette. Corrette, organista e compositore di cui ignoriamo luogo e data di nascita e morte, operò in Francia nella prima metà del Settecento, almeno sino al 1760. Corrette, come il più celebre autore italiano Antonio Vivaldi (1678-1741), aveva grande interesse per la musica strumentale. Le Phenix, scritto per quattro fagotti, utilizza la struttura del concerto solistico vivaldiano (Allegro – Adagio - Allegro), dove il solista è sostenuto da un «ripieno» (accompagnamento) non d’archi, ma di fagotti. Il brano di Vivaldi presente nel programma è un adattamento per Quartetto di Fagotti di uno fra i quaranta concerti che Antonio Vivaldi scrisse per questo strumento. Il fagotto era particolarmente amato dal «Prete Rosso» (così definito per il colore dei capelli) e i concerti che gli dedicò rappresentano una fra le forme più virtuosistiche di concerto barocco per strumenti a fiato. La formazione del Trio e del Quartetto di Fagotti si sviluppa poi a partire dal primo Ottocento sino ad oggi grazie a virtuosi dello strumento, quali Francois René Gebauer in Francia e Carl Almenräder in Germania, autori di molti brani originali e numerosi arrangiamenti di celebri temi a loro contemporanei. Tale è infatti l’origine dei brani di ROSSINI e VERDI presentati nel concerto. Sergei Prokov'ev, uno fra i più grandi strumentisti compositori del Novecento, scrisse un divertissement per quattro fagotti per esaltare le caratteristiche sonore e stilistiche che caratterizzarono lo strumento dall’inizio del Novecento in poi. Nel Novecento la formazione del Quartetto di Fagotti si arricchisce di molti brani originali ed altrettanto numerosi arrangiamenti di musiche strumentali in origine concepite per altre formazioni. Di tale genere sono i brani di ANTONÍN DVORAK ed altre composizioni presenti nel repertorio del Quartetto QUADRIVIUM.