19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Compleanni famosi

Buon compleanno a... Edoardo Bennato

Un genio assoluto, uno stravagante e per certi versi incompreso menestrello, l'uomo che ha dato voce all'utopia e che ha prodotto indimenticabili graffi alla coscienza collettiva

Nato il 23 luglio 1949 a Bagnoli, alla periferia di Napoli, Edoardo Bennato non ha mai trascurato le sue radici. Storica è diventata in questo senso la copertina dell'album "Io che non sono l'imperatore", in cui è riportato un suo progetto alternativo per la metropolitana di Napoli, messo a confronto con quello del Piano Regolatore predisposto dal Comune. Edoardo infatti ha anche trascorsi di architetto (si è laureato proprio con uno studio su quel progetto). Ma l'album si evidenzia anche per la canzone "Affacciati affacciati", registrata durante un concerto all'Università Bocconi di Milano e che si rivolge irrispettosamente a Papa Paolo VI (è probabilmente l'unico cantante che abbia osato fare una cosa simile, nel contesto dell'Italia cattolica), e per "Signor censore" uno sbeffeggiamento contro l'imbavagliamento della cultura e del libero modo di pensare.

Gli esordi
Quel bellissimo album è una delle tappe che, a partire dal suo esordio del 1973, con "Non farti cadere le braccia" al 1980 di "Sono solo canzonette", ha visto una progressione di capolavori impressionante. Tutto merito, se proprio vogliamo risalire alle origini, dei genitori. Come i fratelli Eugenio (poi nella Nuova compagnia di canto popolare) e Giorgio (nome d'arte Giorgio Zito), Edoardo è stato infatti incoraggiato dalla madre a prendere lezioni di musica. Giovanissimo, gira il mondo finché approda a Milano per studiare architettura. Le influenze musicali straniere, in particolare il blues, caratterizzeranno uno stile musicale assai diverso da quello tradizionale del fratello Eugenio: fin dal primo album, Edoardo si definisce ironicamente un "Rinnegato». Il successo di massa che arriva con la rivisitazione allegorica delle favole Pinocchio (di Carlo Collodi) e Peter Pan (di James Matthew Barrie) in due concept album, "Burattino senza fili" e il già ricordato "Sono solo canzonette». A partire dagli anni '80 la sua produzione si fa più discontinua e commercialmente più incerta ma riesce comunque ad ottenere grandi successi azzeccando singoli come "Ok Italia", "W la mamma " o l'inno dei mondiali italiani di calcio del 1990 "Notti magiche", cantato insieme a Gianna Nannini. A fronte di questo suo volto smaccatamente commerciale, emerso in modo sorprendente (almeno per i suoi fan), l'ansia di ricerca musicale si fa inesausta. Incide un disco di rhythm'n'blues in napoletano con lo pseudonimo di Joe Sarnataro, e addirittura un album acustico, dalle atmosfere "classiche", nel quale rivisita i suoi successi con un quartetto d'archi (prima i Solis String Quartet e poi il Quartetto Flegreo).

Gli anni 2000
Nel 1998 pubblica "Sbandato", e nel 2000 e 2001 escono due raccolte. La prima, "Sembra ieri", contiene tre inediti, "Si tratta dell'amore", "Sembra ieri" e "Taraunta tatà"; l'altra è un doppio intitolato "Afferrare una stella", che comprende fra le altre, le canzoni che fanno da colonna sonora a una serie di spot TV di un noto operatore di telefonia mobile. Nel 2001 esce anche "Il Principe e il Pirata", colonna sonora dell'omonimo film di Leonardo Pieraccioni. Alla fine del gennaio 2010 esce il singolo "E' Lei" che anticipa preludio l'uscita di un suo nuovo attesissimo album di inediti. Dopo la sua partecipazione come ospite al Festival di Sanremo 2010 - dove si esibisce con alcuni suoi pezzi storici - annuncia l'uscita e il titolo del disco: "Le vie del Rock sono infinite", prodotto da Federico Barbacci (già produttore di Ligabue e Negrita). Nel 2011 esce il suo nuovo singolo "La mia città", dedicato alla sua Napoli.