25 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Commercio

Di Maio: «Negozi chiusi la domenica entro il 2018»

Il Ministro del Lavoro: «Bisogna disciplinare orari di apertura e chiusura». Confcommercio: «Serve regolamentazione minima»

ROMA - «Sicuramente entro l'anno approveremo la legge che impone uno stop nei weekend e nei festivi a centri commerciali ed esercizi commerciali, con delle turnazioni ma l'orario degli esercizi commerciali non può più essere liberalizzato come fatto dal governo Monti perché sta distruggendo le famiglie italiane». E' quanto ha affermato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, in diretta Facebook a margine della Fiera del Levante a Bari.
«Bisogna ricominciare a disciplinare gli orari di apertura e chiusura», ha sottolineato.

Confcommercio: «Serve regolamentazione minima»
«E' certo che la completa deregulation, disposta nel 2012 con il governo Monti, non ha generato particolari stimoli né ai consumi, né all'occupazione, né tanto meno ha prodotto maggiore concorrenza, visto il già elevato grado di liberalizzazione del settore». Lo ha detto Enrico Postacchini, membro di Giunta Confcommercio con delega alle politiche commerciali, sul tema delle aperture dei negozi.
«Bene, dunque - ha aggiunto - aver riaperto il dialogo su un tema fondamentale per le imprese del commercio e della distribuzione. Nel merito, valuteremo quello che emergerà durante l'iter in Commissione delle varie proposte, ma occorre tenere insieme le esigenze di imprese, lavoratori e consumatori e soprattutto reintrodurre un quantitativo minimo di chiusure rispettando il calendario delle principali festività civili e religiose».

Conad contraria
Segnale nettamente contrario dall'associazione nazionale coperative dettaglianti (Ancd) Conad alle proposte di legge della maggioranza di Governo che puntano a limitare le aperture domenicali degli esercizi commerciali.
Si apprende - si legge in una nota - dagli organi di stampa che in Parlamento è pronto a partire l'iter di discussione di alcune proposte di legge di area governativa che prevedono la drastica riduzione delle aperture degli esercizi commerciali nei giorni festivi. Si tratta, a nostro avviso, di una proposta totalmente insensata e disancorata dalla realtà e dai bisogni reali dei consumatori e del mondo produttivo.
Tale provvedimento, che limita fortemente la libertà di impresa, la concorrenza e la libertà di scelta dei consumatori - sottolinea Ancd Conad - riportando il Paese indietro di diversi anni, avrebbe ricadute negative sui consumi e sul Pil. Si stima che attualmente siano circa 19,5 milioni gli italiani che approfittano dei giorni festivi per fare acquisti, i quali verrebbero privati di un servizio di grande utilità.