20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Nomine

Vincenzo Ilotte è il nuovo Presidente di Unioncamere Piemonte

Le linee di azione di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio sono rivolte all’innovazione e al rilancio delle attività

TORINO - Il Presidente della Camera di commercio di Torino, l’ing. Vincenzo Ilotte, è stato eletto questo pomeriggio alla presidenza di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio.
Ai sensi dell’art. 7 comma 3/e dello Statuto dell’ente, il neo Presidente è stato eletto all’unanimità dal Consiglio di Unioncamere Piemonte riunitosi a Torino presso il Centro Congressi Torino Incontra e composto dai Presidenti e da quattro Membri di ciascuna Giunta delle Camere di commercio del Piemonte, su proposta della Giunta di Unioncamere Piemonte.

Il neo Presidente Vincenzo Ilotte, intervenendo durante il Consiglio, ha ringraziato per la fiducia accordata: «La responsabilità che avete voluto affidarmi mi onora profondamente. Mi preme innanzitutto rivolgere un caloroso ringraziamento per il lavoro svolto al Presidente Ferruccio Dardanello: con passione e senza mai risparmiarsi, si è impegnato per valorizzare le capacità ed eccellenze piemontesi dentro e fuori i confini regionali. Negli anni in cui è stato Presidente, Unioncamere Piemonte ha vissuto una profonda trasformazione e un’articolata riorganizzazione interna (a seguito della recente riforma del Sistema camerale e dei nuovi compiti affidati dal Decreto Legislativo 25 novembre 2016 n. 219) che l’hanno resa più forte per rappresentare al meglio il sistema imprenditoriale piemontese. Ringrazio anche il Segretario generale e tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro finora svolto e per tutto l’impegno e la professionalità che impiegheranno per il prossimo triennio».

LINEE STRATEGICHE DI UNIONCAMERE PIEMONTE PER IL PROSSIMO TRIENNIO
Le linee di azione di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio sono rivolte all’innovazione e al rilancio delle attività e si concretizzeranno nel progressivo sviluppo di servizi, anche in forma associata, a favore delle Camere di commercio piemontesi e sul rafforzamento a livello regionale del ruolo di attore politico-istituzionale su vari temi:

  • lobby in tema di sviluppo delle infrastrutture, sia fisiche che immateriali,
  • sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite attività d’informazione economica e assistenza alle imprese nell’ambito dell’innovazione e dell’internazionalizzazione,
  • orientamento al lavoro e alle professioni, in particolar modo nell’ambito delle opportunità offerte dal contratto di apprendistato,
  • promozione della cultura e del turismo,
  • valorizzazione e promozione delle filiere del manufacturing,
  • valorizzazione delle filiere agroalimentari,
  • promozione del servizio di mediazione e arbitrato,
  • impegno a realizzare l’Organismo di composizione delle crisi d’impresa per conto delle Camere di commercio,
  • attenzione alla responsabilità sociale d’impresa, intesa come elemento di competitività.

«So che il compito che mi aspetta non sarà facile: in questi ultimi mesi la situazione economica internazionale e locale è peggiorata. Mai come adesso occorre saper guardare avanti - ha aggiunto Vincenzo Ilotte -. L’ultimo dato congiunturale, riferito al II trimestre 2018, ci offre un Piemonte che sta rallentando. La nostra regione cresce a fatica e il suo percorso rischia di essere accidentato e pieno di ostacoli, senza un’attenzione costante da parte delle istituzioni e senza una rete di supporto politica alle iniziative imprenditoriali sia in fase di start up che di sviluppo. In questo contesto, le Camere di commercio hanno una responsabilità importante: spetta a noi essere convinti, risoluti e tenaci nel continuare a lavorare per favorire interventi di miglioramento competitivo sia delle nostre imprese che dei nostri territori anche attraverso un dialogo costruttivo con le istituzioni, prima fra tutte la Regione Piemonte».

LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI E IL CONTESTO ECONOMICO
Unioncamere Piemonte, l’associazione delle Camere di commercio della regione, voci istituzionali di un sistema di poco meno di 434mila imprese registrate in cui sono occupati oltre un milione e 819mila persone, è il nodo di una rete sempre più ampia di enti camerali nazionali ed internazionali.
La ricchezza prodotta nella nostra regione nel 2017 si è attestata a 118,4 miliardi euro, il 7,7% del valore nazionale. Il Piemonte si conferma una delle principali realtà nazionali per la produzione di valore aggiunto, collocandosi al 5° posto dopo Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna.
In base a dati forniti dall’istituto Guglielmo Tagliacarne, il valore aggiunto prodotto dalla regione nel 2017 ha evidenziato una performance positiva, incrementandosi dell’2,0% rispetto all’anno precedente, risultato migliore in confronto a quanto realizzato nel 2016 (+1,7%).

Analizzando, tuttavia, i dati di più lungo periodo relativi al reddito pro-capite, emerge come il Piemonte negli anni della crisi abbi sofferto, in termini relativi, più della media italiana e del nord-ovest. Prendendo il 2000 come anno base, infatti, si nota come fino al 2007 circa il Piemonte si sovrapponga alle altre realtà territoriali considerate, mentre, a partire dal 2008, registri un andamento del reddito pro-capite meno brillante.
Nel dettaglio settoriale si rileva un peso maggiore, in termini di produzione del valore aggiunto, per il comparto dei servizi, che genera poco meno del 70% del valore aggiunto totale piemontese. L’industria in senso stretto pesa il 24, le costruzioni generano il 5% della ricchezza prodotta, mentre l’agricoltura sfiora a fatica il 2%.
Concentrando l’attenzione sulla struttura produttiva regionale, è necessario purtroppo sottolineare come, a livello numerico, non sia ancora terminata nel 2018 l’erosione del tessuto imprenditoriale piemontese.