20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Infrastrutture

Piacenza e Corcione: «Come si fa a crescere senza infrastrutture?»

Lunedì a Torino per dire «Sì Tav» era presente anche la delegazione dell’Unione Industriale Biellese

BIELLA - «Eravamo più di tremila, lunedì, a Torino per dire 'sì' alla Tav e alle infrastrutture, per rimarcare una presa di posizione forte e a tutto campo sulle infrastrutture come condizione imprescindibile per la crescita del Paese: come si fa a crescere senza infrastrutture?»Carlo Piacenza, Presidente dell’Unione Industriale Biellese, rimarca l’importanza di collegamenti adeguati che possano supportare lo sviluppo del territorio: «E’ un momento di grande incertezza, in cui le misure che finora hanno supportato le imprese, in primis il piano Industria 4.0, sono state in parte congelate e in parte ridimensionate. Continuare su questa strada rischia di condannarci ad uno stallo che non può che danneggiare l’economia, in un momento in cui, invece, le imprese hanno bisogno di certezze per ricostruire la ripresa».

Il Direttore Pier Francesco Corcione aggiunge: «Non realizzare la Tav costerebbe molto di più che finirla ed è l’unico modo per essere collegati all’Europa e al mondo. Inoltre lavorare su un sistema di trasporto misto rotaia-gomma significa anche abbassare le emissioni. Insomma, non ci sono ragioni per bloccare la Tav ma, anzi, bisogna accelerare il più possibile i tempi di completamento dell’opera: quando arriverà, sarà sempre troppo tardi».