19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Arte

«Padre e figlio»: a Biella il progetto espositivo che racconta la famiglia Pistoletto

Da Ettore Pistoletto Olivero a Michelangelo Pistoletto, passando dal legame con Ermenegildo Segna: nella primavera 2019 a Biella il progetto espositivo sviluppato a Palazzo Gromo Losa, Cittadellarte e Casa Zegna

BIELLA - Splendide notizie per gli appassionati d'arte Biellesi: a partire dalla primavera 2019, Biella ospiterà il progetto espositivo di Alberto Fiz, «Padre e Figlio». Il progetto, sviluppato in tre diverse sedi di assoluto spessore come Palazzo Gromo Cosa, Cittadellarte e Casa Zegna, mira a raccontare uno dei più grandi archetipi della storia, il rapporto tra padre e figlio.

Il progetto espositivo - L’esposizione mette in dialogo l’opera di Michelangelo Pistoletto (1933), tra i maggiori protagonisti della scena internazionale, con quella di suo padre Ettore Pistoletto Olivero (1898-1982), nato esattamente 120 anni fa, il 17 dicembre 1898, apprezzato pittore di paesaggi e nature morte, la cui vicenda artistica è strettamente legata a quella di Ermenegildo Zegna. Il racconto che ne scaturisce è l’occasione per affrontare molteplici tematiche, a partire - come evidenzia il titolo della mostra – da uno dei grandi archetipi della storia, oggi reso particolarmente attuale dai profondi mutamenti sociali.

Il rapporto padre-figlio - Oggetto d’indagine sin dall’antichità (basti pensare al mito di Edipo), il rapporto padre-figlio, con tutte le sue implicazioni e sfumature, sarà per tutta la durata dell’esposizione tema di dibattito e approfondimento, facendo di Biella il punto di partenza per un confronto destinato a svilupparsi in ambito nazionale. Una riflessione che in questo territorio, con la sua celebre tradizione imprenditoriale e il conseguente, delicato, passaggio generazionale, trova particolare incidenza e attualità.  Ed è proprio Michelangelo Pistoletto a tracciare la strada: la questione cruciale è «lasciare un’eredità ai padri».