23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Trino Vercellese

«Quella donna non può indossare il burqua»: revocata l'ordinanza del sindaco

A Trino Vercellese dopo che donna ha accettato non indossarlo, cade l'ordinanza ad hoc pensata per far si che la donna non lo vestisse: «E' un'usanza primitiva»

VERCELLI - Stop all'ordinanza anti-burqua. E' destinata a far discutere la retromarcia del Comune di Trino, poco più di 7mila abitanti in provincia di Vercelli. L'amministrazione ha adottato un nuovo provvedimento per annullare quello dello scorso 18 ottobre, che vietava di indossare abbigliamento o copricapo che nascondono integralmente il volto di una persona, rendendone difficoltoso il riconoscimento.

Il caso del burqua 

In realtà, come spiegato dal vicesindaco Roberto Rosso, si trattava di un provvedimento ad hoc, rivolto a una donna di Trino che era solita indossare l'indumento in pubblico. «Si tratta di un'usanza primitiva - aveva detto Rosso -, che deve cessare di esistere a Trino: rivelare il proprio volto è un diritto inalienabile di una persona». Di fatto, la retromarcia annulla il provvedimento di due mesi fa. Il motivo? Dopo un colloquio tra la donna e il sindaco di Trino, Daniele Pane, la donna stessa ha accettato di non indossare più il burqua. Il problema non si pone più e quindi l'ordinanza ad hoc perde d'efficacia. Ecco svelato il motivo della retromarcia.