28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
CULTURA

La storia del monumento all'eroe Pietro Micca a Sagliano

Andrea Cavallo racconta e descrive l'opera inaugurata il 29 maggio del 1880 e realizzata da Giuseppe Maffei

SAGLIANO MICCA - Siamo andati insieme ad Andrea Cavallo in visita al paese. L'esperto d'arte e appassionato di storia locale, ha quindi raccontato la storia dell'eroe Pietro Micca e del monumento a lui dedicato nella piazza principale.

Pietro Micca
Pietro Micca è stato un militare italiano. Arruolato come soldato-minatore nell'esercito del Ducato di Savoia, è storicamente ricordato per l'episodio di eroismo nel quale perse la vita e che consentì alla città di Torino di resistere all'assedio del 1706, durante la guerra di successione spagnola. L'eroe proveniva da una famiglia modesta ed era nato a Sagliano; nel centro del paese, infatti, è possibile visitare la sua casa natale. Si tratta di una modesta abitazione della quale è stato mantenuto l'arredamento originale; oltre a numerose lapidi che ricordano i visitatori più illustri conserva, nel libro firme, gli autografi di personaggi storici quali Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II di Savoia.

Il monumento
Il monumento all'eroe Pietro Micca venne inaugurato domenica 29 maggio 1880 a Sagliano, alla presenza del re d'Italia Umberto I. Per l'edificazione di questo monumento si era costituito un apposito comitato fin dal 1876, presieduto da Quintino Sella. In seguito però a dissidi di carattere economico ed estetico sul monumento, Quintino Sella si dimise dal comitato ed il lavoro fu affidato a Giuseppe Maffei, appoggiato dal senatore Federico Rosazza. Il manufatto era la prima realizzazione del Maffei in campo monumentale ed in effetti sovvertiva i canoni tradizionali dell'epoca. Si componeva di un basamento di sienite sul quale poggiava un tratto di bastione sbrecciato rappresentante la cittadella di Torino. Al suo interno un altorilievo in marmo dello scultore Luigi Vimercati di Milano rappresentante il sacrificio dell'eroe. Al di sotto un cartiglio sempre di marmo bianco, realizzato dallo scultore biellese Bottinelli. Si elevava poi una colonna scanalata con alla sommità un capitello ed una stella simbolo dell'unità nazionale.Ai lati erano poggiati tre cannoni in bronzo acquistati dall'Arsenale di Torino e coevi dei fatti d'arme. L'intero monumento costò circa 30.000 lire dell'epoca, 14.000 a carico del comitato e 16.000 integrati direttamente dal senatore Rosazza. Da subito il monumento venne contestato per l'estetica e per l'eccesso di simbolismo, ma resistette al tempo ed al contrario di quello realizzato in seguito per Giuseppe Garibaldi, campeggia tuttora al centro della piazza principale di Sagliano.