28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Sciopero generale

Cortei e manifestazioni in 54 città per dire no al Jobs act

L'Italia del lavoro si è fermata e ha mandato un messaggio chiaro al premier Matteo Renzi. «Blocchiamo il Paese per farlo ripartire, faremo una nuova Resistenza», ha tuonato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. «Una grande risposta dei lavoratori contro le politiche dell'esecutivo», ha detto il numero uno della Fiom, Maurizio Landini.

Sciopero generale

Landini: «Evasione fiscale e corruzione problema fondamentale del nostro Paese»

«L'obiettivo di questo sciopero è cambiare le politiche del governo e mettere al centro la difesa e la creazione di nuovi posti di lavoro. Questo per noi si fa facendo ripartire davvero gli investimenti pubblici e privati e non riducendo i diritti del lavoro, cancellando lo Statuto e rendendo più facili i licenziamenti» ha detto il segretario della Fiom da Roma

Nel giorno dello sciopero generale

Polverini: Giù le mani dai diritti dei lavoratori

Alte adesioni, cortei e manifestazioni in 54 città per dire no al Jobs act, giudicato «vacuo dalla deputata» Fi Renata Polverini e anacronistico dalla leader della Cgil Susanna Camusso. Sulla stessa linea il segretario generale della Uil Barbagallo, che si è detto pronto a «bloccare il Paese per farlo ripartire»

Lavoro & Sindacati

Barbagallo: «Renzi più autoritario che autorevole»

Il Segretario della UIL: «Spero che il Premier ritorni normale, perché finora non lo è stato. Vorrei che capisse che il Governo deve confrontarsi con i corpi intermedi e far abbassare i toni. I toni alti creano condizioni di violenza, che non possiamo permetterci. Il Paese già soffre per la crisi economica e non può permettersi anche una crisi sociale».

Lavoro | Jobs act

Camusso: «Renzi è confuso»

Lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso, in un dibattito con il presidente di MPS Alessandro Profumol: «Con il Jobs act diritti in meno e nessuno in più». Furlan (CISL): «Valuteremo decreto e decideremo cosa fare».

Barbagallo (UIL) difende la manifestazione del 12 dicembre

«Renzi non pensi al nostro sciopero, ma a quello dei suoi elettori»

Il segretario della Uil risponde a chi continua a denigrare lo sciopero generale del 12 dicembre adducendo come motivazione la natura politica dell'azione. Per Barbagallo si tratta di una conseguenza necessaria alle azioni del Governo Renzi, troppo impegnato a gioire dei risultati politici da non accorgersi che il vero sciopero politico lo hanno fatto i cittadini non andando a votare.

Landini si corregge con gli «onesti» di Renzi ma attacca Squinzi

Landini a Squinzi: «Caccia via le aziende corrotte»

Dal palco allestito a Napoli per la manifestazione della Fiom, il leader delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini, risponde a distanza alle parole del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e contrattacca: «Confindustria cacci fuori le aziende che pagano mazzette».

Per Renzi Cgil e Lega facce della stessa medaglia

«Camusso e Salvini fratelli gemelli»

Matteo Renzi torna ad attaccare il sindacato e stavolta lo fa paragonando il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, al leader del Carroccio, Matteo Salvini: «Sono due leader della protesta». Renzi afferma poi che mentre i sindacati sono impegnati a scioperare, è il Governo a creare lavoro.

Per Cgil il premier vuole ripristinare il lavoro servile

Camusso: «Renzi ci ha riportato nell'Ottocento»

Il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, risponde all'invettiva del premier e accusa il Governo Renzi di portare avanti una politica sul lavoro del tutto anacronistica. La Camusso si dice convinta che le mosse di Renzi&Co. riportano lo stato del lavoro indietro di 200 anni, quando i diritti erano annullati e i lavoratori ridotti in schiavitù.

Spaccatura Camusso-Furlan

Sciopero generale, la CISL non ci sta

Nella riunione tra i leader delle tre confederazioni a margine del congresso della Uil, è emerso che Cgil e Uil proclameranno lo sciopero generale per il 12 dicembre, ma la Cisl non aderirà alla protesta. Furlan: non ci siamo sfilati, mai valutato sciopero

Il ministro del Lavoro: «Sciopero senza motivo»

Poletti: «Spero che i sindacati sappiano cosa fanno»

La Uil proclama lo sciopero generale per il 12 dicembre, insieme con la Cgil, e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rinuncia a intervenire al XVI congresso della confederazione di via Lucullo. A confermare la ragione del forfait è il portavoce del ministro, secondo cui il contesto è mutato: «Sindacati si prendono responsabilità di ciò che decidono».

Il governo ricompatta i sindacati

Sciopero generale anche per CISL e UIL

L'esecutivo della Uil ha deciso di proclamare lo sciopero generale per contrastare le politiche del Governo su legge di stabilità, Jobs act e statali. Domani, prima dell'apertura del congresso confederale, è previsto un incontro con i leader di Cgil, Cisl e Uil per definire una data.

Gli statali sul piede di guerra

La Cisl protesta contro Marianna Madia

La categoria del pubblico impiego della Cisl annuncia lo sciopero degli statali e scrive a Cgil e Uil per «definire insieme» la data della protesta. Lo rende noto il coordinatore dell'organizzazione, Francesco Scrima.​ La Cisl denuncia, però, lo scarso interesse del governo: «Dal Governo indisponibilità al rinnovo dei contratti pubblici».

Cisl la manifestazione del 5 dicembre

Furlan: «Lo sciopero della Camusso è un errore»

Per il segretario generale della Cisl, lo sciopero sarebbe un sacrificio inutile per i lavoratori. E il segretario confederale della Cgil Solari rassicura il presidente della Commissione i garanzia per gli scioperi: «La Cgil rispetterà la legge sulla regolamentazione dello sciopero nei servizi essenziali»

Striscioni e proteste sull'anfiteatro Flavio

I lavoratori a Roma scalano il Colosseo

Nell'ambito delle proteste della giornata dello «sciopero sociale», un gruppo di circa trenta lavoratori, con il sostegno dell'Usb, è salito in cima al Colosseo ed ha srotolato lo striscione «Io sto con Ilario e Valentino», i due dipendenti della società Tpl colpiti da sanzone disciplinare dopo la loro denuncia a Presa Diretta.

Furlan: preferiamo la via del dialogo

Sciopero generale: la Cisl non ci sta

La decisione annunciata ieri dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, dello sciopero di 8 ore previsto per il 5 dicembre, non ha suscitato solo l'ironia dei vertici del Pd, ma anche il dissenso del segretario della Cisl. Annamaria Furlan parla di «passo indietro» della Cgil con la decisione autonoma di manifestare: «Noi pensiamo al dialogo, la Cgil allo sciopero».

Sciopero generale del 5 dicembre

I renziani: il ponte è servito

Via libera del direttivo della Cgil alla proposta avanzata dal leader Susanna Camusso di proclamare uno sciopero generale di 8 ore, in tutti i settori pubblici e privati, per venerdì 5 dicembre. Intanto parte del Pd ironizza: «il ponte è servito».

L'ex segretario PD polemizza con la maggioranza del partito

Bersani: «Il sindacato non è da rottamare»

Il leader della Cgil, Susanna Camusso, ha annunciato che il prossimo 5 dicembre sarà indetto uno sciopero generale di otto ore contro la legge di stabilità e il Jobs act. Dal Pd arrivano frecciatine contro la decisione del sindacato, ma l'ex segretario Pierluigi Bersani avverte: «Il sindacato non è un ferro vecchio: senza, il paese è meno governabile».

Il leader della Fiom parla da politico

Landini: l'Europa non esiste

Parla da politico il leader della Fiom. Parla dello sciopero generale, del Jobs Act che non va, del governo che è da rottamare. Ma anche d'Europa: di un'Europa che, secondo lui, è ancora tutta da costruire.

Intervista al segretario della CGIL

Camusso: «Renzi è stato messo lì dai poteri forti»

Il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha rilasciato un'intervista al quotidiano la Repubblica. Parla della manifestazione di sabato, degli obiettivi del sindacato, dello sciopero generale che sarà deciso a metà novembre; ma anche dei «poteri forti» che avrebbero messo Matteo Renzi a capo del Belpaese.